Celebrando 10 anni di innovazione: Nico Di Rocco e il viaggio di Merope
dieci anni fa, Nico Di Rocco, ingegnere presso Odoardo Zecca, lanciava un progetto ambizioso: Merope, un software innovativo di telegestione per i contatori elettronici. Nato con l’obiettivo di semplificare e ottimizzare le operazioni aziendali, Merope si è rapidamente trasformato in un punto di riferimento per l’efficienza e la sostenibilità, non solo all’interno dell’azienda ma anche per i distributori in tutta Italia. In realtà MEROPE è l’evoluzione di una applicazione che andava a migliorare la fruibilità e le potenzialità della piattaforma in uso per la telegestione e la telelettura dei contatori enel di prima generazione sviluppato da uno dei principali player mondiali. L’imminente partenza della sostituzione massiva con i contatori di seconda generazione (2G), l’esperienza maturata e la consapevolezza che le soluzioni di mercato, pensate per le utilities di grandi dimensioni, non avrebbero rappresentato una soluzione adeguata alle nostre necessità, ha quindi spinto verso una direzione che appariva allora ambiziosa.
Nel 2015 si decise quindi di prendere contatto con e-distribuzione per accedere alle specifiche tecniche per la programmazione dei concentratori e contatori 1G e 2G.
Nel 2018 vedeva la luce una prima versione beta che veniva testata con successo nella rete di Ortona e san vito chietino. Nel 2019 MEROPE veniva offerta al mercato delle PM Utilities di distribuzione elettrica suscitando immediatamente un enorme interesse anche se i dubbi sulla capacità di una piccola realtà di competere con software house di caratura internazionale fossero tanti e in qualche modo comprensibili.
Ad oggi MEROPE è utilizzato da oltre 63 distributori per un totale di circa 355.000 contatori installati.
Oggi, celebriamo questo importante traguardo con un’intervista esclusiva a Nico, per scoprire il percorso che lo ha portato al successo, le sfide affrontate, e le sue visioni per il futuro di Merope. Un racconto di innovazione, passione e dedizione che ci ispira a credere nelle potenzialità della tecnologia e nelle persone che la rendono possibile.
Buona lettura!
Ingegner Di Rocco, sono passati 6 anni dal lancio di Merope Come ti senti a celebrare questo traguardo?
Mi sento incredibilmente orgoglioso e grato. È stato un viaggio intenso, pieno di sfide e soddisfazioni, e vedere che Merope ha raggiunto questo traguardo è motivo di grande emozione per me e per il team che ha contribuito al suo successo.
Guardandoti indietro, quali erano le tue aspettative iniziali per Merope e come si sono evolute nel tempo?
Inizialmente speravo che Merope potesse offrire una soluzione innovativa per semplificare la gestione dei contatori elettronici in Odoardo Zecca migliorando l’efficienza operativa nella gestione delle misure mensili in azienda. Con il tempo, ci diamo resi conto che non solo stava soddisfacendo le aspettative, ma stava anche aprendo nuove opportunità per innovazioni future e per migliorare il rapporto tra l’azienda e altri distributori in Italia che avevano le stesse esigenze.
C’è stato un momento, in questi anni, in cui hai capito che Merope stava facendo davvero la differenza per l’azienda e i clienti?
Sì, uno dei momenti più significativi è stato quando un cliente ci ha raccontato come Merope avesse ridotto drasticamente i tempi di lettura e gestione dei contatori, migliorando la loro attività periodiche. Sentire l’impatto concreto del nostro lavoro è stato incredibile.
Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nei primi anni di vita del software, e come hai fatto a superarla?
La sfida più grande è stata garantire che Merope fosse conforme ai requisiti normativi in continua evoluzione e, al contempo, fosse intuitivo e utilizzabile sia da aziende con pochissimi misuratori (qualche centinaia) sia da quelle con decine di migliaia di meter. L’abbiamo superata grazie a un dialogo continuo con i nostri clienti, realizzando aggiornamenti costanti e mantenendo sempre la centralità degli operatori di campo e di centro.
Quali sono le principali sfide che hai incontrato durante lo sviluppo di Merope e come le hai superate?
Le principali sfide riguardavano la compatibilità con i diversi tipi di contatori e la sicurezza dei dati trasmessi. Abbiamo affrontato queste difficoltà implementando un sistema modulare e collaborando con esperti di vari settori e funzionalità per garantire i più alti standard.
Il software ha un impatto diretto sulla gestione quotidiana dei clienti. Quali sono le funzionalità più apprezzate?
Tra le funzionalità più apprezzate c’è la stretta integrazione con la parte di work force automation dell’applicazione palmare che permette ai tecnici in campo di lavorare sui contatori con una alta flessibilità operativa, oltre alle funzioni in tempo reale, i report, ecc, che permettono agli utilizzatori di avere un controllo completo sulla loro infrastruttura di metering.
Come si integra Merope con i processi aziendali della Odoardo Zecca? Ha cambiato il modo di lavorare all’interno dell’azienda?
Merope è stato progettato per integrarsi perfettamente con i processi aziendali, automatizzando molte attività manuali e rendendo la gestione più fluida ed efficiente. Ha anche favorito una cultura aziendale più orientata alla tecnologia e all’innovazione.
Cosa possiamo aspettarci in futuro da Merope? Ci sono aggiornamenti o nuove funzionalità in cantiere?
Stiamo lavorando a funzionalità avanzate come l’intelligenza artificiale e nello specifico con funzioni di machine learning, oltre a miglioramenti nell’integrazione con sistemi IoT per una gestione ancora più efficiente.
Pensi che Merope possa diventare uno standard per il settore? Se sì, in che modo?
Credo che abbia il potenziale per diventare una buona piattaforma di metering, soprattutto se continueremo a investire in ricerca e a collaborare con enti regolatori e partner del settore per diffondere buone pratiche e innovazioni.
Qual è l’emozione più grande che provi vedendo Merope utilizzato con successo?
È una combinazione di orgoglio e gratitudine. Sapere che qualcosa che ho creato insieme al mio team sta aiutando così tante persone è una buona sensazione.
Cosa consiglieresti ai giovani ingegneri che desiderano intraprendere progetti ambiziosi come il tuo?
Direi loro di credere nelle proprie idee, ma anche di ascoltare il mercato e le persone. La perseveranza e la capacità di adattarsi sono fondamentali per affrontare le sfide e trasformare un progetto in un successo.